2019/ Luglio 16 – Madonna del Carmelo

LA MADONNA DEL CARMINE E LO SCAPOLARE
La festa liturgica della Vergine del Monte Carmelo fu istituita per commemorare l’apparizione del 16 luglio 1251 a san Simone Stock, all’epoca priore generale dell’ordine carmelitano, durante la quale la Madonna gli consegnò uno scapolare, in tessuto, rivelandogli i privilegi connessi al suo culto.

L’APPARIZIONE AD ELIA SUL MONTE CARMELO
Nel Primo Libro dei Re dell’Antico Testamento si racconta che il profeta Elia, che raccolse una comunità di uomi-ni proprio sul monte Carmelo (in aramaico “giardino”), operò in difesa della purezza della fede in Dio, vincendo una sfida contro i sacerdoti del dio Baal. Qui, in seguito, si stabilirono delle comunità monastiche cristiane.
I crociati, nell’XI secolo, trovarono in questo luogo dei religiosi che si defini-vano eredi dei discepoli del profeta Elia e seguivano la regola di san Ba-silio. Nel 1154 circa si ritirò sul monte il nobile francese Bertoldo, giunto in Palestina con il cugino, patriarca di Antiochia, e venne deciso di riunire gli eremiti a vita cenobitica. I religiosi edificarono una chiesetta in mezzo alle loro celle, dedicandola alla Vergine e presero il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo. Il Carmelo acquisì, in tal modo, i suoi due ele-menti caratterizzanti: il riferimento ad Elia ed il legame a Maria Santissima.

LA SOSTA DELLA SACRA FAMIGLIA
Il Monte Carmelo, dove secondo la tradizione la sacra Famiglia sostò tornando dall’Egitto, è una catena montuosa, che si trova nell’Alta Galilea, una regione dello Stato di Israele che si sviluppa in direzione nordovest-sudest da Haifa a Jenin.
LA REGOLA DEI CARMELITANI

San Simone Stock riceve le promesse dello Scapolare il 16 Luglio 1251

I Carmelitani non hanno mai riconosciuto a nessuno il titolo di fondatore, rimanendo fedeli al modello che vedeva nel profeta Elia uno dei padri della vita monastica.
La regola, che prescriveva veglie notturne, digiuno, astinenza rigorosi, la pratica della povertà e del silenzio, venne approvata il 30 gennaio 1226 da papa Onorio III.
A causa delle incursioni dei saraceni, intorno al 1235, i frati dovettero abban-donare l’Oriente per stabilirsi in Europa e il loro primo convento trovò dimora a Messina, in località Ritiro.
Le notizie sulla vita di san Simone Stock (1165 circa – 16 maggio 1265) sono scarse. Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, maturò la decisione di entrare fra i Carmelitani e, completati gli studi a Roma, venne ordinato sacerdote. Intorno al 1247, quando aveva già 82 anni, venne scelto come sesto priore generale dell’Ordine. Si adoperò per riformare la regola dei Carmelitani, facendone un ordine mendicante: papa Innocenzo IV, nel 1251, approvò la nuova regola e garantì all’Ordine anche la particolare protezione da parte della Santa Sede.
LO SCAPOLARE CHE LIBERA DALLE PENE DEL PURGATORIO
Proprio a san Simone Stock, che propagò la devozione della Madonna del Carmelo e compose per Lei un bellissimo inno, la Madonna assicurò che quanti si fossero spenti indossando lo scapolare sarebbero stati liberati dalle pene del Purgatorio, affermando: «Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rive-stendolo, sarà salvo». La consacrazione alla Madonna, mediante lo scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta.

2019/ Lug PUNTARE IN ALTO

Una testimonianza di unità per l’Europa
Sullo sfondo di un’Europa sempre più frammentata, il Movimento dei Foco-lari, fondato da Chiara Lubich, lancia quest’estate una sfida all’unità, promuovendo la prima Mariapoli europea dal titolo: “Puntare in alto”. Si terrà a Tonadico, sulle Dolomiti, dal 14 luglio all’11 agosto, proprio a Tonadico dove si era tenuta la prima Mariapoli (città di Maria), settant’anni fa.
Un team con componenti di tutta l’Europa ha preparato il programma delle 4 settimane in cui si alterneranno periodi di approfondimento e di scambio, workshop e forum. Ma anche passeggiate, escursioni e diversi eventi culturali, con la possibilità di sco-prire meglio l’esperienza particolare che Chiara Lubich visse nell’estate del 1949.