2024/ VIAGGIO IN ARMENIA

 

Primo giorno – Venerdì 11 Ottobre

Arrivo all’Aeroporto Internazionale Zvartnots, incontro con la guida e partenza per Echmiadzin, soprannominata il “Vaticano Armeno” perché sede del Catholicos della Chiesa Apostolica Armena.

Visita della Cattedrale Mayr Ator , la più antica cattedrale cristiana nel mondo e oggi Patrimonio UNESCO e della chiesa di Santa Hripsime, l’esempio più mirabile di chiesa
quadriconca cupolata di tutta l’Armenia, costruita sulla tomba della santa martire.

Visita delle rovine della cattedrale di Zvartnots (Patrimonio UNESCO), detta delle Forze Vigilanti, eretta nel VII secolo e distrutta nel X secolo a causa di un terremoto, famosa per i finissimi bassorilievi che univano simboli cristiani a simboli precristiani . Pranzo in corso di visite.
Arrivo a Yerevan.

Secondo giorno – Sabato 12 Ottobre 

Yerevan
Dopo la prima colazione, il tour di Yerevan inizia con il Parco della Vittoria, dal quale si ha la miglior vista della città e che ospita l’enorme statua di Mayr Hayastan (Madre Armenia). Proseguimento per il Matenadaran,
il museo-biblioteca, unico al mondo, che custodisce al suo interno migliaia di manoscritti e codici miniati. Visita del complesso di Cascade, una scalinata monumentale che ospita la collezione di arte moderna di Gerard Cafesjian. Passeggiata a piedi nel centro di Yerevan attraversando la Piazza del Teatro dell’Opera Armena e proseguendo lungo Northern Avenue, la via pedonale dello shopping, fino a Piazza della Repubblica, circondata
dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti. Visita della Moschea Blu di Yerevan, costruita durante il regno dei Khan d’Armenia, quando l’antica Erivan ne era la capitale. Moschea di rito sciita, è stata ristrutturata con fondi provenienti dall’Iran e oggi, delle otto moschee storiche di Yerevan, è l’unica rimasta in piedi dopo il dominio sovietico dell’Armenia, grazie al fatto che venne trasformata nel museo della città. Sosta al mercato
Il tempio di Garni Il monastero rupestre di Geghard Lavash, il tradizionale pane armeno
coperto di GUM, il mercato delle spezie e della frutta secca, un’occasione unica per scoprire la vita di tutti i giorni degli armeni.

Terzo giorno – Domenica 13 Ottobre 

Yerevan – Garni – Geghard – Yerevan
Dopo la prima colazione, tempo a disposizione per la scoperta del Mercato Vernissage, un’occasione unica per l’acquisto di oggetti di artigianato, libri e memorabilia dell’ex Unione Sovietica. Partenza per la regione di Kotayk per raggiungere il villaggio di Garni, dove si visita il tempio di Garni, un tempio ellenistico romano del I secolo d.C., l’unico a sopravvivere dopo la cristianizzazione dell’Armenia nel IV secolo d.C. Pranzo in un ristorante locale a Garni dove si assisterà alla preparazione del Lavash, il tradizionale pane armeno (nominato patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO). Proseguimento per il monastero rupestre di Geghard (patrimonio mondiale dell’UNESCO), situato in una stretta gola e parzialmente scavato nella roccia. Il nome del Monastero, Geghard, in lingua armena significa “lancia”, poiché qui venne custodita per secoli la lancia che trafisse il costato di Cristo sulla Croce. In una delle sale scavate nella roccia, famose per la spettacolare acustica, si potrà vivere l’esperienza irripetibile di assistere a un coro di canti religiosi armeni. Cena e pernottamento a Yerevan.
(Possibilità di celebrare la messa nella chiesa Armeno-cattolica di Yerevan).

Preparazione del Lavash, tradizionale pane armeno.

Coro a Gegard

4° giorno lunedì 14 ottobre 2024

Khor Virap – Noravank – Selim – Noratus – Tsaghkadzor
Partenza verso sud-est per il monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia. Il complesso monastico fortificato ospita al suo interno il pozzo-prigione (Khor Virap significa “pozzo profondo”) in cui nel IV secolo venne rinchiuso, per 13 anni, San Gregorio l’Illuminatore. Si prosegue verso la regione vinicola di Vayots Zor, il cui paesaggio è caratterizzato da gole dentellate e vette selvagge, dove si visita il monastero di Noravank, opera dell’architetto Momik, circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi. Pranzo con degustazione di vini locali armeni ottenuti da uve autoctone. Proseguimento verso l’altipiano centrale armeno con sosta lungo la strada al passo di Selim e visita all’antico Caravanserraglio degli Orbelian, un’importante stazione lungo la Via della Seta, che testimonia la rilevanza dell’Armenia come importante snodo commerciale tra Oriente e Occidente. Dopo aver attraversato paesaggi indimenticabili di montagne, vallate rigogliose e prati verdeggianti, si arriva al Lago di Sevan, lo “Smeraldo d’Armenia”, uno dei laghi alpini d’acqua dolce più elevati al mondo, situato a 1900 metri di altitudine. Sosta al villaggio di Noratus, il cui cimitero monumentale è famoso per i
numerosi khachkar, le pietre scolpite a forma di croce tipiche della produzione artistica armena nominata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Arrivo a Tsaghkadzor, sistemazione in hotel nelle camere prenotate, cena e pernottamento.

5° giorno martedì 15 ottobre 2024

Tsaghkadzor – Sevan – Dilijan – Ijevan – Goshavank – Dzoraget
Dopo la prima colazione, partenza per la Penisola di Sevan, sulla quale sorge il Monastero di Sevanavank, dalla quale si ammirano splendidi panorami sul lago e sulle montagne circostanti. Se il meteo lo consente, l’avvicinamento alla penisola verrà fatto con una navigazione sul lago di Sevan fino al molo sottostante il monastero. Sosta a Dilijan, una cittadina soprannominata la “Svizzera d’Armenia” per i fitti boschi che la circondano. Passeggiata sulla via Sharamberyan, sulla quale si affacciano le tradizionali case in pietra con i balconi in legno, dove si trovano anche alcuni piccoli laboratori d’artigianato locale. Arrivo a Ijevan, il capoluogo della Regione di Tavush, dove si pranzerà presso una famiglia locale con i piatti della tradizione armena preparati dalla padrona di casa. Visita al monastero di Goshavank, costruito nel 1188 per volere di Mkhitar Gosh, una delle figure più importanti della storia della letteratura armena, autore, tra le altre opere, del primo codice penale armeno. Partenza per i villaggi dei Molokan. Questa minoranza etnica è composta da persone di origine russa che praticano una forma unica di religione ortodossa cristiana che venne dichiarata eresia alla fine dell’ottocento
e a causa della quale i Molokan vennero mandati in esilio ai confini dell’impero. Molti di loro si stabilirono in Armenia e ancora oggi vivono la loro vita nello stesso modo in cui si viveva più di un secolo fa. Incontro con una delle famiglie per assaggiare il the fatto dal Samovar e dolci fatti in casa. Arrivo a Dzoraget, sistemazione in hotel nelle camere prenotate, cena e pernottamento.

6° giorno mercoledì 16 ottobre 2024

Dzoraget – Akhtala – Haghpat – Gyumri
Dopo la colazione, partenza per la valle del fiume Debed, con i suoi tesori di architettura armena medievale, per visitare la chiesa fortificata di Akhtala, costruita su uno sperone roccioso circondato da elevati e profondi canyon, famosa per essere una delle poche chiese in Armenia con le pareti interne ricoperte da pitture, eseguite tra il 1205 e il 1216, annoverate tra i migliori esempi di arte bizantina al di fuori dell’Impero di Bisanzio. Visita del Monastero di Haghpat (costruito nel X secolo e oggi patrimonio UNESCO), che fu nel XII secolo il centro spirituale più importante dell’Armenia Medievale. La sua università era molto famosa in tutto il Mondo Armeno e la sua scuola di copisti e miniaturisti era tra le più rinomate dell’Armenia. Il famoso poeta, compositore e cantastorie armeno Sayat-Nova trascorse in questo luogo 20 anni della sua vita. Trasferimento a Gyumri, la seconda città dell’Armenia, e passeggiata nel centro della città, caratterizzato da bellissime abitazioni in tufo nero risalenti ai primi del ‘900 in stile Neoclassico e Art Nouveau. Visita della chiesa di Yot Verk, al cui interno si trova un’icona veneratissima della Madonna dalle sette ferite. Pranzo in corso di visite. Cena in un ristorante locale con i piatti della tradizione armeno-siriana e pernottamento a Gyumri. (Possibilità di celebrare la messa nella Cattedrale Armeno-cattolica di Gyumri).

7° giorno giovedì 17 ottobre

Aknalich – Yerevan
Dopo la prima colazione, partenza per Aknalich, un villaggio popolato dagli Yazidi, una comunità di etnia curda di origine irachena che pratica una propria religione derivata dallo Zoroastrismo con influenze islamiche e cristiane. Visita del grande tempio dedicato a Melek Tawous, il Dio Pavone, e proseguimento per il villaggio di Parakar, dove si pranzerà con masterclass di cucina armena tenuto da una famosa presentatrice televisiva.
Arrivo a Yerevan e visita del memoriale del Genocidio Armeno sulla collina di Tzitzenakaberd (la Fortezza delle Rondini), un complesso dedicato al milione e mezzo di armeni morti per mano dei Turchi Ottomani nel 1915. Visita alla distilleria Ararat per una degustazione del famoso cognac armeno, che si dice fosse il preferito da Sir Winston Churchill. Cena d’addio con spettacolo di musica tradizionale armena e pernottamento a Yerevan.

Villaggio Parakar. Si inforna il pane dolce con una monetina nascosta. Il pane è stato fatto a più mani dalle signore presenti.