A quest’ultima celebrazione è prevista anche la presenza di un pullman di fedeli provenienti dalle parrocchie di Cristo Re e di Sant’Ulderico, in Villanova, con i quali ha condiviso un cammino breve ma intenso; come pure numerosi “diaconi permanenti”, dei quali ha seguito la formazione spirituale e diversi religiosi e religiose, con i quali ha fatto un cammino, in qualità di “delegato del vescovo”.
Assistono con lui alla celebrazione, diversi sacerdoti della forania Portogruarese, compreso il “vicario”, don Elvio Morsanuto, parroco di San Nicolò, che guida la prima parte della celebrazione.
I GESTI SIMBOLICI -E’ infatti previsto un suggestivo rito, con alcuni eloquenti gesti simbolici che anticipano e riassumono il ministero del parroco.
Come ad esempio la consegna di un campanello, il suono del quale raduna i fedeli per le celebrazioni; la sedia o scranno, sul quale siede chi presiede la liturgia, col compito di rinsaldare il senso di appartenenza e la gioia di ascoltare la Parola; la “conchiglia” con la quale si versa l’acqua attinta dal fonte battesimale per donare la “vita nuova” ai fedeli che iniziano un cammino di fede ed entrano a far parte della comunità cristiana; la chiave del tabernacolo, nel quale è racchiusa l’eucaristia, il Pane di Vita, il Corpo di Gesù, immolato per la salvezza di tutti; la stola, che viene indossata nel confessionale, per ascoltare e offrire il perdono, a nome del Signore misericordioso, che con la sua morte in croce ha cancellato tutte le nostre colpe.
Il gioioso incontro, oltre che dai saluti di benvenuto annunciati dai rispettivi vice presidente dei due Consigli pastorali – Antonella Barbuio per Sant’Angnese e Francesca Bajo per Sant’Andrea -, sarà allietato da un gioioso momento di festa presso i due rispettivi Oratori parrocchiali.
Leo Collin, Il popolo, 15 Ottobre 2017