2023\ Attenzione, si prega di non lasciare materiale davanti alla canonica

Capita spesso di trovare borse piene di indumenti, lasciate per terra all’esterno della porta della canonica (Corso Martiri della Libertà) o della Caritas (Via Pio X); spesso si rovesciano o si bagnano alla pioggia, danno l’impressione di essere sacchi di immondizia abbandonata; possono rimanere fuori anche dei giorni prima che qualcuno se ne prenda cura.

Non è assolutamente un modo di fare rispettoso verso i volontari della Caritas che gratuitamente prestano il loro tempo negli orari e nei giorni stabiliti e nei confronti soprattutto dei poveri ai quali vogliamo dare dignità e rispetto donando loro indumenti puliti, selezionati e adeguati alle stagioni dell’anno: non possiamo, per esempio, raccogliere e donare maglioni e cappotti in piena stagione estiva. Non abbiamo spazio sufficiente per raccogliere tutto.

Se, per esempio, troviamo in piena estate una borsa sul marciapiede piena di giacche invernali, maglioni o coperte, non possiamo donarle e nemmeno metterle in magazzino perchè non c’è spazio dovendo dare precedenza agli indumenti estivi. Quindi cosa siamo costretti a fare? Dobbiamo buttare via tutto…non sapendo a chi restituire la borsa.
Chi vuole donare è pregato di telefonare e prendere contatto con i volontari, oppure venire direttamente in Caritas negli orari e nei giorni stabiliti, presentarsi e concordare i tempi e il tipo di indumenti che è possibile donare. La Caritas non è una discarica: c’è un dare e un ricevere rispettoso, fraterno e ricco di gratitudine; ci sono volti che si incontrano e mani che si stringono e si aiutano.

Se vedete persone che lasciano borse per terra, per favore intervenite. Grazie.

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2023\ Oratorio della Madonna della Pescheria, alcune note

La devozione alla Madonna della Pescheria risale alla prima metà del ‘600.
Il permesso di costruire il primo oratorio di legno è stato concesso dal podestà di Caorle: era infatti antica consuetudine, diventata di-ritto (e rimasta in vigore fino a non molti anni fa) che il commer-cio del pesce a Portogruaro si svolgesse nella pescheria ad opera dei pescatori di Caorle. Così informa una nota affissa sulla porta del piccolo oratorio, che si fa risalire al 1627 e che fu fregiato e spogliato nel 1917, al tempo dell’invasione austriaca.
Fu restaurato e abbellito negli anni 1928-1929: le parti lignee lavo-rate e decorate sono state eseguite dal laboratorio di scultura di Antonio Mussner di Ortisei (Val Gardena).
Promotore di tale intervento fu il signor Bittolo Bon Giuseppe, organizzatore della festa della Pescheria che prevedeva, oltre l’a-spetto religioso, una “galleggiante” (zattera elegantemente addob-bata con illuminazioni alla veneziana) e una gara di barche allora ancora numerose qui a Portogruaro.
Da qualche decennio la Festa della Madonna della Pescheria è rinata grazie alle Pro Loco.