Il parroco don Cesare Del Zotto, nato a Cordenons, compì gli studi umanistici e teologici nel Seminario di Pordenone, dove fu consacrato sacerdote.Inviato nella diocesi di Cagli e Pergola, in provincia di Pesaro, svolge la mansione di vicerettore del locale seminario vescovile.
Rientrato in diocesi fu nominato vicario parrocchiale di S. Marco di Pordenone, dove, sotto la guida di mons. Luigi Peressutti, curò lo sviluppo della nascente comunità di Borgomeduna. Per diversi anni fu assistente diocesano dei fanciulli cattolici e della Associazione Italiana Maestri Cattolici.
Addottorato con il massimo dei voti presso l’università di Padova in materie letterarie e ottenuta l’abilitazione per l’insegnamento della lingua italiana, latina e per la storia e geografia insegnò nella scuola Madia e nel Ginnasio-Liceo del seminario di Pordenone, svolgendo contemporaneamente la mansione di vicerettore del seminario minore e poi di quello maggiore. Animò il centro diocesano vocazioni visitando e predicando ogni domenica le parrocchie della diocesi e pubblicando il giornalino di collegamento “La voce del Seminario”.
Insegnò religione presso l’istituto Mattiussi di Pordenone e vinta la cattedra di lettere presso l’Itis Kennedy della stessa città, insegnò materie letterarie ai lavoratori studenti della Zanussi e della Savio nei corsi serali e ai giovani dei corsi diurni.
Per tredici anni fu segretario della Commissione diocesana per l’Arte Sacra.Nei giorni immediatamente seguenti il terremoto del Friuli visitò tutte le comunità diocesane sconvolte da sisma, facendo un puntuale resoconto dei danni subiti dalle chiese e dalle opere parrocchiali.Nominato presidente della Commissione diocesana per le Comunicazioni sociali, sorta per attuare le indicazioni conciliari curò la preparazione delle persone chiamate a far parte del nuovo organismo.Realizzò e diresse per tre anni un’emittente radiofonica, con sede in Seminario.
Incontrato casualmente a Pordenone don Luigi Giussani, durante una sua visita in Friuli, ne divenne immediatamente discepolo ed amico, perché attratto dal fascino del suo carisma, dove la forza della fede si unisce alla delicatezza attenta e umile dell’amore e dalla genialità del suo metodo educativo dove tutto converge verso Cristo e tutto in Lui si compie senza che nulla del positivo delle altre religioni possa essere perso.
Dal 1987 ha prestato il suo servizio pastorale nella parrocchia di Sant’Andrea.
Dopo una lunga malattia passa a miglior vita il 3 Novembre 2009. L’esequie sono state celebrate nel Duomo di Portogruaro, sono state presiedute dal Vescovo e concelebrate da numerosi confratelli.