2023/ 190 ANNI DELLA DEDICAZIONE DEL DUOMO 1833-2023

Alcuni cenni storici
La primitiva chiesa di Sant’Andrea venne costruita certamente subito dopo il Mille, se la serie dei suoi pievani, di cui si ha noti-zia, incomincia nel 1191; nel 1569 fu ne-cessario restaurarla perché minacciava di crollare. Essa sorgeva al centro della città, cioè al posto dell’attuale, ma con il coro ad oriente e la facciata verso il ponte dei mulini.
In un certo tempo contava ben quindici altari, parte dei quali addossati a pilastri: furono ridotti a nove.
Promotore del nuovo duomo fu il vescovo Giuseppe Maria Bressa, che per riuscire nell’impresa fece abbattere tre altre chie-se. I lavori iniziarono il 4 agosto 1793, ma furono portati a ter-mine, a causa dei tempi difficili, solo nel 1833.
Il 4 agosto di quell’anno il vescovo Carlo Fontanini consacrò il Duomo. La festa dell’anniversario venne fissata, com’è scritto sopra il portone princi-pale, all’ultima domenica di luglio.
Scriveva Benedetto XV: “Il tempio di mattoni è simbolo della Chiesa viva, la comunità cristiana, che già gli Apostoli Pietro e Paolo, nelle loro lette-re, intendevano come “edificio spirituale”, costruito da Dio con le “pietre vive” che sono i cristiani, sopra l’unico fonda-mento che è Gesù Cristo, paragonato a sua volta alla “pietra angolare”.
“Fratelli, voi siete edificio di Dio”, scrive san Paolo e aggiunge: “santo è il tempio di Dio, che siete voi”. La bellezza e l’armonia delle chiese, destina-te a rendere lode a Dio, invita anche noi esseri umani, limitati e peccatori, a convertirci per formare un “cosmo”, una costruzione bene ordinata, in stretta comunione con Gesù, che è il vero Santo dei Santi. Ciò avviene in modo culminante nella liturgia eucaristica, in cui l’“ecclesia”, cioè la comu-nità dei battezzati, si ritrova unita per ascoltare la Parola di Dio e per nutrir-si del Corpo e Sangue di Cristo. Intorno a questa duplice mensa la Chiesa di pietre vive si edifica nella verità e nella carità e viene interiormente pla-smata dallo Spirito Santo trasformandosi in ciò che riceve, conformandosi sempre più al suo Signore Gesù Cristo. Essa stessa, se vive nell’unità sin-cera e fraterna, diventa così sacrificio spirituale gradito a Dio.
La festa odierna celebra un mistero sempre attuale: Dio vuole edificarsi nel mondo un tempio spirituale, una comunità che lo adori in spirito e verità”.