Con la Prima Domenica di Avvento le Diocesi del Triveneto adotteranno il nuovo Messale (il libro che usa il sacerdote sull’altare per celebrare la messa)
Alcune righe tratte da un articolo di Goffredo Boselli apparso sulla Rivista del Clero Italiano: “Con la rugiada del tuo Spirito”. La nuova edizione italiana del Messale Romano. (Marzo 2020)
Il 26 marzo del 1970 Papa Paolo VI pubblicava il Messale, primo frutto tangibile della riforma liturgica del Concilio Vaticano II e, in una certa misura, sintesi dell’intero suo messaggio. Si sono poi succedute due edizioni: quella del 1973 che si limita alla traduzione del latino senza alcun adattamento; e quella del 1983, in uso fino ad ora, e che si arricchisce di molti testi composti direttamente in italiano.
Ora, esattamente a cinquant’anni dalla sua pubblicazione, la Chiesa in Italia ha scelto di presentare la nuova edizione del Messale romano e che rappresenta un’immagine fedele del cammino percorso dal rinnovamento liturgico nel nostro Paese. Al tempo stesso, è lo specchio del valore e dell’importanza che la nostra Chiesa oggi effettivamente riconosce alla liturgia nella vita delle comunità e in quella di ogni donna e uomo credente, così come del ruolo della liturgia nell’evangelizzazione. Se la liturgia è davvero Vangelo celebrato, il modo con il quale la Chiesa celebra il Vangelo rivela la coscienza e la pertinenza con le quali essa lo annuncia, dal momento che la Chiesa evangelizza come celebra e celebra come evangelizza.
In attesa di poter offrire ai parrocchiani interessati un incontro per meglio conoscere la ricchezza di questo nuovo messale, nel foglietto della prossima settimana troverete le indicazioni su alcune variazioni.